
La disodontiasi è un fenomeno doloroso associato ad un’alterazione del normale processo eruttivo dei…

Il 01 febbraio 2021 la rivista Nutrition Review ha pubblicato un interessante articolo; si…

Lavati i denti dopo aver mangiato! Quante volte i nostri genitori hanno provato a inculcarci questi principi igienici e quante volte non abbiamo prestato attenzione ai loro insegnamenti o perlomeno non abbiamo seguito il loro consiglio come avremmo dovuto!
Ma come ci si pulisce la bocca? Probabilmente risponderete con lo spazzolino ed il dentifricio, ma è sempre così? È sempre vero? È una procedura valida per tutti noi?
Queste sono le domande a cui la maggioranza di noi pensa di poter rispondere positivamente ma spesso le risposte che diamo non sono poi così corrette come pensiamo.
Il percorso igienico nasce dalla necessità di mantenere sani nel tempo il dente ed il parodonto, ovvero tutto ciò che si trova immediatamente attorno al dente, pena il trovarsi affetto da carie, i denti, o da malattia parodontale, il parodonto.
Questa ultima è una patologia cronica, ad eziologia batterica, a lenta evoluzione, con picchi non prevedibili di attività infiammatoria distruttiva.
Tra le affezioni del parodonto dobbiamo distinguere tra gengivite e parodontite.
La prima è un’infiammazione anche importante, con sanguinamento ma limitata alla gengiva e reversibile se controllata, mentre la seconda forma, la parodontite o piorrea, provoca una distruzione irreversibile dell’osso che circonda e sostiene il dente.
Causa comune a queste due patologie sono alcuni batteri assai patogeni (vedi tabella sottostante) che, uniti fra loro, danno origine alla placca batterica, placca che viene alimentata da una cattiva igiene orale. È quindi indispensabile rimuovere quotidianamente i depositi di placca cioè i batteri in essa contenuti.
Ed allora, per rispondere alle domande iniziali, diciamo che la tecnica per una corretta igiene orale è quella che rimuove velocemente, completamente e con azione non lesiva la placca batterica.
E quindi, nella pratica, come effettuarla?
Per essere sicuri di rimuovere completamente la placca batterica occorre prima di tutto visualizzarla tramite la tecnica colorimetrica.
È questa una tecnica universale, applicabile a tutti i pazienti, di semplice attuazione, utilizzabile con tutte le tecniche di spazzolamento, che è volta alla rimozione della placca batterica tramite la visualizzazione della stessa con un rivelatore di placca.
Solo e soltanto a questo punto saremo pronti all’utilizzo di alcuni presidi igenici.
Se la nostra bocca è sana, tre sono i presidi igienici che useremo ovvero lo spazzolino per le superfici vestibolari e linguali, il filo interdentale, utilizzato a forma di C per le superfici interprossimali (fra un dente e l’altro) ed il Tip, o stimolatore gengivale, prevalentamente ma non solo, per il solco linguale dei molari e premolari inferiori.
Spendiamo qualche parola in più per questo splendido presidio igienico che scompagina la placca batterica in una zona, il solco gengivale, veramente difficile da pulire in maniera adeguata e senza ferire e danneggiare la gengiva.
Questo strumento ha poi una funzione essenziale di pulizia nelle forme iatrogene di recessioni gengivali (o dente allungato).
E se la bocca è ammalata?
Leggete l’articolo Come guarire dalla piorrea
Bibliografia:
La disodontiasi è un fenomeno doloroso associato ad un’alterazione del normale processo eruttivo dei…
Il 01 febbraio 2021 la rivista Nutrition Review ha pubblicato un interessante articolo; si…