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tecnica colorimetrica

Indice di placca vs indice di massa corporea

Numerosi sono gli attori protagonisti delle nostre malattie, sia orali che sistemiche, ed è quindi difficile trovare specifici nessi causali anche se qualche rapporto può essere rilevato.
E mi riferisco all’aumento netto e massiccio di cereali raffinati, zuccheri, cibi light e bevande gassate, tutti cibi industrializzati che hanno spazzato via i prodotti naturali.
Questo legame molto stretto fra cibi inutili ed ipercalorici come ha favorito in medicina l’aumento del diabete e della obesità, in odontoiatria ha determinato l’insorgenza di due diffuse patologie, la carie e la malattia parodontale.

Indice di massa corporea vs indice di placca batterica

E come l’indice di massa corporea (IMC) è riuscito ad individuare e classificare le problematiche mediche legate al peso così l’indice di placca (PI) riesce a darci una idea assai precisa del nostro stato di inquinamento – alimentare – batterico orale.
Questo indice si esprime con un numero, espressione percentuale della colorazione rosso-blu-viola delle aree sporche della dentizione e tale procedimento di rilevazione di placca viene inglobato nella tecnica colorimetrica.

Che cos’è la tecnica colorimetrica?

Nel dettaglio tale tecnica prevede, previo posizionamento di vasellina sulle labbra e sulla lingua, l’utilizzo di 5 o 6 gocce di una sostanza blu-rossa rivelatrice di placca sulle superfici dentali ed il suo successivo conteggio del numero di superfici del dente colorate, cioè sporche, che si esprimeranno poi con un numero che è l’indice di placca batterica.

Per approfondire la tecnica colorimetrica vi invito a guardare questo video:

 

Placca batterica rilevata

E anche questo PI (indice di placca), come l’IMC (indice di massa corporea), ha una sua classificazione che è però dicotomica e cioè un valore al di sotto del 20% secondo l’indice di O’Leary certifica la qualità ottimale di igiene orale (la bocca cioè viene considerate pulita), mentre al di sopra di 20% fino a 100% ( valore che ci dice che tutte le 4 superfici dentali a contatto con la gengiva di tutti i denti presenti in cavità orale sono ricoperte di placca) esprime un andamento crescente di valori peggiorativi di cattiva igiene orale.

Ed ecco quindi che questo indice assume un importante valore nel controllo di quanto igienicamente viene giornalmente fatto nella nostra bocca (in altre parole se siamo bravi o no) e di possibile correlazione con la gengivite e la parodontite.

Ipercaptazione delle patologie orali

Da non sottovalutare che la tecnica colorimetrica è utile anche nel controllo delle mucose evidenziandone, con una ipercolorazione, tutte le superfici ipercaptanti quali quelle affette da leucoplachia, lichen planus, lesioni verrucose e altre patologie del cavo orale.

Viene quindi ad essere evidenziata e ribadita l’importanza del ruolo costante e giornaliero dell’igiene domiciliare, dell’utilizzo almeno settimanalmente del liquido rivelatore di placca con un riscontro costante dell’indice di placca (PI), dell’igiene trimestrale professionale e di una alimentazione corretta al fine di mantenere in salute la nostra cavità orale.

Bibliografia:

– O’Leary T.
The periodontal screening examination.
J Periodontol. 1967 Nov-Dec;38(6):Suppl:617-24. doi: 10.1902/jop.1967.38.6_part2.617. PMID: 5237685.

– L. Checchi, A. Nobili
L’importanza del controllo igienico in ortodonzia
Prevenzione ed Assistenza Dentale 2 ,1988, pag. 35-37

– L. Checchi, L. Trombelli, G. A. Pelliccioni
Lo stato attuale degli indici di placca
Prevenzione e Assistenza dentale 3: 6-11; 1991

– L.Checchi, M. Franchi
Igiene orale e terapia igienica
Edizioni Martina, Bologna, 1998

– Montevecchi M, Checchi V, Gatto MR, Klein S, Checchi L.
The use of a disclosing agent during resective periodontal surgery for improved removal of biofilm.
Open Dent J. 2012;6:46-50.

– V. Checchi, C. Montagno Cappuccinello, M. Montevecchi, L. Checchi
Revisione della letteratura sull’utilizzo del rivelatore di placca nelle procedure di igiene orale
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