Home / Blog / Disodontiasi del dente del giudizio
Disodontiasi del dente del giudizio
Giu 02, 2021
La disodontiasi è un fenomeno doloroso associato ad un’alterazione del normale processo eruttivo dei denti. Gli elementi dentari che più frequentemente presentano questo fenomeno sono gli ottavi, ovvero i denti del giudizio, specie quelli inferiori, raramente il canino ed il secondo molare.
Oltre al dolore sia spontaneo che alla palpazione ed alla masticazione, i segni clinici presenti sono l’arrossamento gengivale, la tumefazione associata o meno a essudato (pus) ed al trisma (contrattura spastica dei muscoli della mandibola che riduce l’apertura della bocca) e la pericoronarite (ovvero un’infiammazione della gengiva che circonda un dente).
Fotografia: Particolare di una OPT: in evidenza il dente del giudizio incluso e i suoi rapporti con il canale mandibolare e con il secondo molare.
Disodontiasi – cosa fare
In caso di disodontiasi degli ottavi l’esame radiografico standard è la OPT o ortopantomografia, esame che fornisce al clinico tutte le valutazioni del dente quali l’inclinazione, la profondità, l’anatomia radicolare e, solo parzialmente, i rapporti con le strutture anatomiche circostanti.
Va infatti sottolineato come la OPT ci fornisca solo una visione d’insieme, valida unicamente per una prima valutazione, in quanto presenta una distorsione dell’immagine di circa un 20% rispetto alla realtà anatomica, distorsione di cui dobbiamo tenere conto specie allorquando, in previsione dell’estrazione, si vogliano valutare quei rapporti di vicinanza con il canale mandibolare.
Questo esame presenta comunque dei vantaggi dati dalla rapidità e facilità di esecuzione, specie quando il paziente, a causa del trisma, non riesca ad aprire la bocca.
Nel caso di dubbi diagnostici si deve, pertanto, necessariamente ricorrere alla TAC, esame ultimo e di estrema precisione che viene richiesto per valutare la difficoltà e il rischio estrattivo.
Conclusioni sulla disodontiasi degli ottavi
Solo dopo aver ottenuto tutte le informazioni del caso il chirurgo potrà inserire il paziente in un protocollo pre-operatorio che veda, nella programmazione temporale, nell’anamnesi medica ed odontoiatrica (ASA status), nell’assenza di placca e tartaro e in una possibile profilassi antibiotica, le chiavi per una corretta e ragionata programmazione per l’estrazione del dente del giudizio in disodontiasi.
Bibliografia
– L. Checchi, G. Alessandri Bonetti, G. A. Pelliccioni
Removing high-risk impacted mandibular third molars: a surgical-orthodontic approach
Journal of American Dental Association 127(8); 1996
– Montevecchi, G. Monaco, M. R. A. Gatto, L. Checchi
The radiological prediction of nerve injury during third molar surgery
Abstracs of the 37th Annual Meeting of the Continental European Division of the International Association for Dental Research
Rome, September 5-8; 2001
– L.Checchi, G. Monaco
Terzi molari inclusi. Soluzioni terapeutiche
Edizioni Martina Bologna 2001
– G. Monaco, M. Montevecchi, M. R. A. Gatto, G. Bonetti, L. Checchi
Protocollo radiografico per la valutazione del rischio estrattivo nella chirurgia del terzo molare inferiore
Rivista Italiana di Stomatologia 2002; 15: 15-20
– G. Monaco, M. Montevecchi, G. Alessandri Bonetti, M. R. A. Gatto, L. Checchi
Reliability of panoramic radiography in evaluating the topographic relatioship between the mandibular canal and impacted third molars
Jada, vol. 135, March 2004; pagg. 312-318