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Epulide protesi fissa

Come si risolve il problema dell’epulide?

L’epulide è un tumore prevalentemente benigno (99% circa), ha una forma rilevata, rotondeggiante o trapezoidale che trae origine dal legamento parodontale ed è per questo motivo che spesso è recidivante, cioè ricresce dopo la rimozione chirurgica.

Dove si trova l’epulide?

Quasi sempre a livello degli incisivi e dei canini e comunque sul blocco frontale con indubbie ricadute estetiche.
Infatti questi grossi ammassi rossastri, a volte mobili e sempre rilevati, abbracciano due elementi dentali creando notevoli inestetismi.

Nella foto: epulide su protesi fissa

L’epulide è spesso associata a bocche non amate e non curate, con placca e tartaro in abbondanza, bocche che vanno prioritariamente risanate prima di intraprendere qualsiasi tentativo terapeutico.
Solo dopo essere stata effettuata una bonifica orale ed aver motivato il paziente ad una igiene scrupolosa ed efficace, il trattamento dell’epulide può essere portato avanti.

Radiografie

Negativo è il quadro radiografico per la sola epulide ma le radiografie endorali, e non la OPT o ortopantomografia, ci sono di grande aiuto per diagnosticare l’eventuale malattia parodontale che spesso è associata.

Istologia dell’epulide

Essa è pertinente e di grande importanza potendosi distinguere le forme benigne dalle maligne ed escludere altre forme tumorali.
L’1,1% delle forme biopsate si sono rilevate maligne.

Clinica

Nei quadri clinici riportati si può notare la difformità di forma, di colore, di grandezza e di posizionamento che l’epulide può mostrare.

Epulide con interessamento palatale
Epulide con interessamento palatale

Anche l’età è una variabile indipendente potendo essere riscontrata sia in persone giovani che in persone anziane.

Come va curata l’epulide?

Una biopsia preliminare seguita dalla rimozione dell’epulide è la forma classica di intervento ma che si scontra con numerose recidive al punto che spesso, dopo alcuni tentativi chirurgici, si decide di rimuovere i due elementi dentali che la sostengono.
Oggigiorno, dopo la bonifica integrale della bocca, interveniamo sulla massa, senza rimuoverla se non per quel piccolo pezzettino biopsato, sollevandola integralmente ed inserendo sotto di essa, ma a stretto contatto con l’osso, un minuscolo rettangolino di tessuto sano, connettivale, prelevato contemporaneamente dal palato del paziente. L’epulide viene poi suturata sopra questo innesto.
Questa terapia:

a) comporta una guarigione più lunga ma con un ottimo risultato estetico

b) non abbisogna di alcuna estrazione dei denti di supporto

c) non presenta, ad oggi, recidive.

Va però sempre riportato che questi risultati sono la combinazione di un’igiene “ritrovata e mantenuta” e di un raffinato approccio chirurgico.

Bibliografia:

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