Gentilissimi lettori,
Mercoledì 24 Marzo abbiamo pubblicato su di una rivista internazionale un articolo scientifico…
Nel costruire un programma igienico efficace e di qualità vanno considerate 4 importanti variabili: il tempo impiegato, la pressione, l’intensità e la frequenza, variabili che devono essere capite ed armonizzate per un regolare e corretto allenamento igienico-terapeutico.
La durata o tempo impiegato per il nostro spazzolamento è la base più importante della nostro training igienico, va cioè fissato e stabilito preliminarmente un tempo ottimale per un’igiene adeguata alla patologia presente e tale tempo nel caso della parodontite è di almeno 30 minuti quotidiani in un qualsiasi momento della giornata, in una o più sedute a seconda della propria disponibilità.
L’intensità, secondo parametro di tipo qualitativo, stabilisce la velocità con cui viene effettuato lo spazzolamento e riveste un’importanza secondaria nel controllo della malattia parodontale, mentre la pressione, parametro anch’esso qualitativo, è estremamente importante in quanto misura la forza esercitata sul dente e sulla gengiva dallo spazzolino stesso, pressione che, se applicata in maniera non conforme alle indicazioni date, può essere causa nel tempo di patologie sia a carico della gengiva che del dente stesso.
L’ultimo parametro che va considerato è la frequenza che definisce il numero di volte che viene ripetuto lo spazzolamento ed è un parametro, insieme alla pressione, determinante nel raggiungere gli obbiettivi primari e secondari proposti.
Tale parametro va implementato a seconda della nostre necessità terapeutiche, del tempo libero che abbiamo o della programmazione che abbiamo elaborato o che ci è stata fornita dal parodontologo.
È quindi fondamentale nell’affrontare questo programma di igiene dentale avere ben chiari gli obbiettivi proposti dal parodontologo o dal dentista, sia quelli primari che, ricordiamo, si identificano in:
che quelli secondari che si identificano in:
Questi obbiettivi si raggiungono con molta autodeterminazione, costanza e nella applicazione e consapevolezza delle 4 variabili – tempo, intensità, pressione, frequenza – tramite uno spazzolamento interprossimale mirato.
Va infine ricordato che con il passare dei minuti tendiamo a perdere di vista i nostri obbiettivi distraendoci o stancandoci ed è quindi fondamentale la riattivazione delle sfera emotiva con creazione di rapporti positivi con quanto stiamo facendo, con le persone che ci sono attorno e specialmente con noi stessi.
In particolare, consigliamo l’uso degli stimolatori interdentali (tip e proxabrush o curaprox) per un tempo non inferiore ai 30 minuti al giorno da utilizzare preferibilmente davanti alla tv o leggendo un libro e mai in bagno se non nella prima settimana di utilizzo. Questo atteggiamento ci aiuterà nel creare un atmosfera familiare di empatia ed accettazione della nostra malattia e di quanto stiamo facendo.
Buon spazzolamento!
Bibliografia:
– L. Checchi, M. Franchi
Igiene orale e terapia igienica
Edizione Martina, 1998
– G. Biagini, V. Vasi, R. Solmi, G. Ballardini, M. Spina, L. Checchi, C. Castaldini
Modificazioni strutturali in corso di gengivite
Dental Cadmos 12/86, pag. 69-77
– L. Checchi
Manuale di igiene orale
Masson Editore, 1991
– L. Checchi, M. C. Moccoli, V. Vasi, G. Biagini
Curettage ‘non intenzionale’ e processi riparativi gengivali in corso di parodontopatie. I rapporti clinico-morfologici
Mondo Odontostomatologico 6/85, pag. 5
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