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Detartrasi…. amica mia quanto non ti conosco!

In un mondo “al contrario” come quello odontoiatrico di oggi, con pochi punti di riferimento spesso solo estetici ed economici, non mi sono così tanto stupito quando, ad un pranzo con amici e parenti, ci si è messi a dissertare di detartrasi (l’igiene orale professionale), della sua utilità, della sua frequenza e dei relativi costi. Naturalmente ciascun partecipante declamava a modo proprio in maniera empirica, emotiva e senza alcun razionale scientifico, la “banalità” di tale procedura.
A fine discussione ho dovuto prendere la parola per far presente le caratteristiche della detartrasi che, nel quadro terapeutico orale, la rendono unica in termini di importanza clinica.

Che cos’è la detartrasi?

La detartrasi è una terapia professionale che fa parte della cosiddetta terapia eziologica cioè quella terapia primaria, essenziale e causale volta ad eliminare la placca batterica e conseguentemente, se presente, sia la gengivite che la malattia parodontale…… E non mi sembra poco!

Inoltre, se eseguita con scarsa manualità può causare danni rilevanti alla gengiva, al dente, alle corone presenti ed alle otturazioni… E non ditemi che questo sia ancora poco!

Proseguendo, se essa non è abbinata ad un ingranditore oculare (indossato dal dentista), spesso si rischia di tralasciare pezzettini di tartaro sub microscopici che formano un ottimo substrato per una veloce ricolonizzazione del tartaro stesso…. riducendo l’efficacia ed il valore di tale procedura. Ed anche questa volta … la questione non è così scontata!

Detartrasi: la strumentazione utilizzata

Vogliamo poi parlare degli strumenti utilizzati? Esiste un intero catalogo di strumentazione per la rimozione del tartaro, più di 150 pagine, numerose multinazionali alle spalle con corsi di aggiornamento sia all’uso strumentale manuale che ultrasonico, numerose associazioni di categoria, insomma un intero mondo che vive, si sviluppa e si esplica proprio su quell’intervento nella bocca.

Detartrasi: le valutazioni preliminari

Va poi segnalato che la detartrasi deve essere preceduta da un’attenta valutazione o rivalutazione dell’area in esame, dei risultati ottenuti dalle precedenti igieni orali, visite e terapie.
Tutto ciò viene a creare un approccio clinico scientifico che solo chi ha studiato l’anatomia della bocca, le patologie orali gengivali e parodontali presenti, abbinato ad una lunga pratica in campo parodontale può conoscere, riconoscere ed adottare. Ed anche questo non è sicuramente da tutti!

No ai touch down

La detartrasi non può essere un touch and go, via un paziente sotto l’altro, ma ha bisogno di una conoscenza approfondita del paziente, del suo stile di vita, delle sue abitudini alimentari, della qualità della sua igiene orale domiciliare, parametro questo importantissimo che viene misurato con appositi indici che si traducono in valori istantanei dello stato igienico del paziente in quel preciso momento e, tutto ciò, per ben quattro volte all’anno.

Sì, la detartrasi non è solo un tentativo di “farsi belli”, la detartrasi rende e mantiene sana la bocca nel tempo costringendo il paziente a ripensare alla qualità igienica non solo sua ma anche delle persone a lui vicine.

Ricerche scientifiche sui benefici della detartrasi

Le ricerche scientifiche da noi eseguite hanno anche evidenziato che coloro che fanno la detartrasi regolarmente, quattro volte all’anno, hanno 5,6 volte in meno di possibilità di perdere i denti rispetto ai pazienti “erranti” o irregolari ai richiami igienici; in altre parole chi regolarmente si fa pulire i denti dal dentista ogni tre mesi perde un dente su 1406 nell’arco di 7 anni, e si parla di pazienti già ammalati di malattia parodontale e quindi più soggetti a perdite dentali perchè con un parodonto ridotto.

Quanto costa una detartrasi?

Ed il costo? Se esiste tutto quello di cui vi ho parlato, se vi accoglie all’ingresso una persona educata, attenta e preparata, se lo studio è regolarmente ripulito per ogni paziente, se la strumentazione è stata lavata, imbustata e sterilizzata, se l’operatore lavora con un’assistente, se ricevete la fattura senza doverla richiedere ma, specialmente, se dopo tanti anni avete ancora denti e gengive sane, allora fatevi queste domande ed otterrete un prezzo corretto.

Bibliografia:

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